“Father and Son – the game”: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è il primo museo al mondo a produrre e distribuire un videogioco gratuito e per tutte le età. Il direttore Paolo Giulierini: “Un modo per connettere il museo con il pubblico di tutto il mondo; al MANN, sperimentazione senza barriere”.
È iniziato il conto alla rovescia: il MANN, uno dei più importanti siti d’arte al mondo, con le sue straordinarie collezioni provenienti da Pompei ed Ercolano, con la collezione Farnese e quella Egizia, è il primo museo archeologico a produrre un videogame destinato al pubblico internazionale di tutte le età.
“Father and Son“, videogioco realizzato in inglese e italiano, sarà rilasciato gratuitamente e senza contenuti pubblicitari a marzo 2017 su Apple Store e Google Play. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli avrà un ruolo cruciale nella storia del gioco, con le sue celebri opere e l’architettura dei suoi luoghi, divenendo fulcro di piccole e grandi storie attraverso il tempo.
Da oggi è on line il sito ufficiale www.fatherandsongame.com dove il visitatore potrà visualizzare un’anteprima dei contenuti del videogioco nonché inviare una lettera ad una persona a lui cara. Un’idea di interazione che si ricollega all’incipit ed alla copertina attuale del gioco: un padre che invia una lettera al figlio. Sono state attivate anche la pagina Facebook ed il profilo Twitter del gioco.
I contenuti del videogioco sono stati ideati di concerto con il Direttore del MANN Paolo Giulierini e con il Prof. Ludovico Solima, che ha contribuito alla redazione del “Piano Strategico 2016-2019” del Museo, nel quale era stata già indicata l’esigenza di arrivare a nuovi pubblici attraverso la tecnologia e la rete, in una prospettiva di audience engagement, cioè di coinvolgimento attivo del visitatore.
Il Mann nel 2017 punta infatti a raggiungere i 500mila visitatori, traguardo sfiorato nel 2016, anno in cui si è registrato un significativo incremento di presenze (452.736 ingressi), con un + 30% circa rispetto all’anno precedente.
“L’ideazione di un videogame che abbia come contenuto il Museo Archeologico Nazionale si deve al Prof. Ludovico Solima – spiega Paolo Giulierini, direttore del MANN – mentre la sua realizzazione al prof. Fabio Viola. Si tratta, evidentemente, di un “colpo d’ala” notevole, che ci permette di raggiungere a pieno uno degli obiettivi fondanti del Piano Strategico: la connessione con il pubblico, sia quello che visita il museo sia quello virtuale.
Se si pensa che in tutto il mondo si potrà interagire con i contenuti storici del nostro Istituto e della città di Napoli attraverso questo peculiare strumento, che ormai va annoverato tra le nuove forme d’arte, non si può che essere soddisfatti della nostra disseminazione culturale. Se prima erano le sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una straordinaria avventura digitale ci farà dialogare con migliaia di potenziali, nuovi visitatori, amanti dell’arte, studenti, soprattutto giovani: e che sia il Passato ad imbracciare le armi del Futuro la dice lunga sulla nostra volontà di presentarci come un cantiere dove tutto si può sperimentare, in ragione di una visione culturale senza preclusioni o barriere”.
Dal canto suo, il prof. Solima ricorda che “il Mann, con il suo Direttore Paolo Giulierini, è un museo che ha dimostrato, nel corso degli ultimi mesi, di aver adeguatamente interiorizzato la possibilità di coniugare il rigore dell’approccio scientifico con la propensione all’innovazione ed alla sperimentazione. La decisione di produrre un videogioco, ambientato prima a Napoli e poi nelle sale del museo, è un ulteriore passo in questa direzione e testimonia la volontà della nuova direzione non solo di adeguarsi alle prassi manageriali dei maggiori musei mondiali
come avvenuto con la recente redazione del “Piano Strategico 2016-2019”, peraltro una novità assoluta nel panorama museale italiano – ma anche di farsi promotore di attività di comunicazione assolutamente inedite, anche a livello internazionale. Con “Father and Son” il museo intende infatti non solo approfondire la possibilità di creare un proficuo collegamento tra il mondo dei musei e quello dei videogiochi, ancora del tutto inesplorato, ma vuole anche accrescere la propria visibilità nei confronti di nuovi pubblici, a livello mondiale, attraverso il loro coinvolgimento in una storia di grande impatto emozionale. Il Mann, dunque, con il suo Direttore Paolo Giulierini, si conferma essere un museo all’avanguardia, capace di percorrere nuove strade e sperimentare nuovi approcci manageriali, nel rispetto della propria storia e della sua ineludibile funzione pedagogica ed educativa”.
IL GIOCO
Si tratta di un gioco narrativo 2D a scorrimento laterale, che esplora sentimenti quali amore, sogni, paura, attraverso il viaggio di un figlio alla scoperta di un padre archeologo che non ha mai conosciuto. Durante l’esperienza, il protagonista attraversa diverse epoche storiche: dall’antica Roma, all’Egitto, passando per l’età borbonica fino alla Napoli di oggi. Quella che inizia come un’esperienza personale diviene così una storia universale e senza tempo, dove il presente ed il passato si alternano in una serie di scelte significative per il giocatore stesso.
Il progetto è sviluppato da TuoMuseo, realtà internazionale già vincitrice del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo per lo sviluppo di soluzione innovative in ambito culturale. Al gioco stanno lavorando diversi specialisti: Fabio Viola (Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile,), Sean Wenham (Ubisoft, Sony), Alessandro Salvati (autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz Reikowski (compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear).
“In Father and Son due mondi, apparentemente lontani, dialogano per raggiungere, toccare e sensibilizzare il pubblico mondiale sul complesso tema del rapporto tra presente e passato – racconta Fabio Viola – La storia e le storie prendono vita attraverso una pioneristica esperienza di “storydoing”, un nuovo modo di fare storytelling ponendo al centro il protagonismo ed il coinvolgimento del fruitore. Ringrazio il direttore Giulierini ed il prof. Solima per averci affidato uno dei viaggi umani e professionali più belli della nostra carriera, ed un ringraziamento speciale a tutto il team col quale abbiamo brindato al nuovo anno tra una riga di codice ed una discussione sui dialoghi”.
LA STORIA
In “Father and Son” il giocatore assume il ruolo di Michael, un giovane che si reca a Napoli dopo aver ricevuto una lettera da suo padre. In particolare, Michael si recherà al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per conoscere di più sulla vita del proprio genitore e sugli insegnamenti che gli ha lasciato. Esplorando le strade della città partenopea e le sale del museo, il giocatore incontra storie che attraversano le epoche, ma che presentano costanti riferimenti alla vita attuale. L’interazione ed il dialogo con altri personaggi, porterà il protagonista a prendere decisioni che gli consentono di scavare più a fondo nella vita di coloro che ha incontrato lungo la strada. Il gioco si snoderà attraverso diversi livelli temporali: ad esempio, si verrà catapultati nel 79 d.C. a Pompei nelle ventiquattro ore che precedettero la devastante eruzione del Vesuvio, per poi ritornare nel 2017 presso le rovine della città romana, nella veste di turista che scatta una foto, proprio sul luogo delle ultime ore di vita di una famiglia incontrata in precedenza.
“Father and Son” utilizza grafiche dipinte a mano, proprio per dare vita alle atmosfere del passato e raccontare quelle della Napoli di oggi. In particolare, l’artista inglese Sean Wenham si è proposto di creare una rappresentazione vivida e accurata della vita attraverso il tempo, fino a trasmettere al giocatore le sensazioni che è possibile provare passeggiando oggi per le strade di Napoli.
Le caratteristiche principali
- Il primo videogioco al mondo pubblicato da un museo archeologico
- Storie dall’appealing universale pensate per un pubblico giovane ed adulto
- Straordinari scenari interamente disegnati a mano
- Le scelte del giocatore nel corso dell’esperienza influenzeranno il finale
- Colonna sonora originale, che varia in relazione alle epoche temporale e gli stati d’animo del protagonista