Game Tourism in Italia – Il caso di Father and Son a Napoli

Il Game Tourism, o turismo videoludico, è una nuova forma di turismo,virtuale e reale, che spinge i giocatori da ogni parte del mondo a recarsi nei luoghi in cui i loro games preferiti sono stati ambientati. Il concetto di base è simile al turismo cinematografico che sappiamo contare una lunga e consolidata tradizione in Italia, dal grande cinema del miracolo italiano (La Dolce Vita, Vacanze Romane..) fino ad arrivare al nuovo secolo con produzioni come Twilight, il cui libro prima e pellicola poi sono state ambientate tra Volterra e Montepulciano. Queste nuove forme di “Turismo creativo” portano con se significativi impatti turistici ed economici, come testimoniano le crescite a doppia cifra degli arrivi nel comune di Montepulciano dove nel 2009 venne ambientato un capitolo della saga dei Vampiri.
L’impatto turistico di Twilight non è un caso isolato: Braveheart ha generato in Scozia + 300% di visitatori, il Castello di Alnwick di Harry Potter + 120%, Il Castello di Agliè di Elisa di Rivombrosa passò da 10.000 a 92.000 visitatori senza contare il fenomeno Montalbano o i lucchetti di Ponte Milvio.

Ad oggi purtroppo ancora poco è stato studiato e nulla pubblicato sulle modalità edi impatti del Game Tourism, nonostante si stimino oltre 300 videogiochi ambientati interamente o parzialmente nella nostra penisola secondo i dati elaborati da GameCommission. L’unico caso balzato agli onori della cronaca è Assassin’s Creed 2, videogioco realizzato dalla azienda francese Ubisoft (attraverso una sua divisione canadese) ed ambientato in città italiane come Venezia, Roma, Firenze, Forlì, San Gimignano e Monteriggioni. Milioni di persone nel mondo hanno acquistato (costo medio 60 euro) i capitoli e add on ambientati in Italia di questo Blockbuster entrando in contatto con personaggi, storie ed ambientazioni: un viaggio virtuale nell’Italia rinascimentale, in cui i giocatori si possono muovere a piacimento tra Palazzo Strozzi, il Colosseo, il campanile di San Marco e mille altri luoghi dove il piacere del gioco diventa anche occasione per un turismo virtuale che sempre più spesso si traduce in turismo reale.


Assassin's Creed turismo videoludico
Una veduta notturna di Monteriggioni (Toscana) in Assassin’s Creed II

A partire dal 2009 il piccolo comune toscano di Monteriggioni, ha conosciuto un progressivo incremento dei visitatori. Persone che si recavano nel borgo fortificato vicino Siena per vedere dal vivo le magnifiche architetture vissute nel gioco e, soprattutto, la villa di Ezio Auditore (non collocabile a Monteriggioni per la verità, cosa che ha creato non poche situazioni imbarazzante all’ufficio turistico locale). Una ricerca condotta dal Comune di Monteriggioni del 2016, ci diche che circa il 16% dei turisti ha conosciuto il borgo attraverso Assassin’s Creed nonostante fossero trascorsi già 7 anni dal rilascio sul mercato del gioco. Su un montante di 150.000 visitatori certificati nel 2016, circa 25.000 sembrerebbero arrivare grazie al videogioco!!

Game Tourism Napoli
La facciata del Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il caso emblematico di turismo videoludico italiano è sicuramente Father and Son, videogioco realizzato da TuoMuseo e pubblicato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Da una riflessione del prof. Ludovico Solima e coordinato dal game designer Fabio Viola,il prodotto segue la storia di Michael, giunto a Napoli per esaudire gli ultimi desiderata del suo padre archeologo che non vede da anni. Con lui nella casa del padre defunto nell’atto di leggere la sua ultima lettera, inizia un viaggio tra le bellezze della città partenopea  e del suo Museo in cui la linea temporale del presente si interseca con storie provenienti dall’Antico Egitto, epoca borbonica e Pompei per rimarcare l’universalità di sentimenti e comportamenti.

Alcuni dati provenienti da Father and Son ed il suo impatto sui pubblici mondiali

Disponibile dal 18 Aprile 2017 gratuitamente sugli stores Apple e Google, il gioco in meno di un anno è stato scaricato circa due milioni di volte da un pubblico internazionale. Meno del 10% dei giocatori complessivi è italiano, mentre nutrita è la rappresentanza cinese, russa, portoghese/brasiliana, inglese, e di lingua spagnola. In totale sono stati spesi in Father and Son l’equivalente di mille anni di vita da parte dei gamers, la cui età media si assesta intorno ai 30 anni. Gli individui di sesso maschile rappresentano circa il 70%, il restante 30% sono donne.

Oltre 18.000 persone da tutto il mondo hanno visitato Napoli ed il Museo Archeologico sbloccando i contenuti aggiuntivi di Father and Son

Oltre ad ambientare il gioco in numerose ambientazioni reali sparse per Napoli con l’idea di generare un impatto turistico, Father and Son introduce per la prima volta una modalità “check-in” che consente ai giocatori di ottenere contenuti in-game aggiuntivi qualora si rechino fisicamente al Museo di Napoli. Il gioco, attraverso l’attivazione del GPS, riconosce automaticamente la geolocalizzazione del giocatore e sblocca una nuova area giocabile ed un cambio di abiti per Michael. Questo privilegio richiede quindi la presenza fisica a Napoli, ed all’interno del Museo più precisamente con la necessità di entrarvi all’interno previo pagamento di un biglietto di 12 euro. Ad oggi 18450 persone, hanno sbloccato i suddetti contenuti certificando un impatto diretto tra videogioco e visita reale.

Nei mesi di Aprile e Maggio 2017, il Mann ha fatto registrare numeri di accessi record non eguagliati nei mesi successivi (gli ultimi dati analizzati si fermano a Febbraio 2018) che pur rientrano in una annata record.

In generale la percezione di Napoli e del Museo, analizzando i dati provenienti da decine di migliaia di recensioni, è aumentata notevolmente anche grazie al gioco. Non deve stupire che, secondo i dati Google per il 2017, Napoli risulti essere la città più ricercata sul motore di ricerca con una crescita del +25%, seguono Firenze (+10%) e Milano (+8%).

Analogamente il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, ha fatto registrare per la prima volta nella sua secolare storia il traguardo dei 500.000 visitatori nel 2017 con un trend che mostra ulteriori segnali di crescita nel primo trimestre del 2018!

Il Teatro San Carlo di Napoli ricreato nel videogioco Father and Son

La bellissima Piazza del Plesbiscito di Napoli è una delle location del videogioco Father and Son

Il Palazzo Reale di Napoli con sullo sfondo il Maschio Angioino ricostruiti in Father and Son

La caratteristica via dei Tribunali, regno dello street food partenopeo, in Father and Son

La chiesa di San Ferdinando di Napoli, con qualche licenza artistica, in Father and Son

Piazza Bellini con l’omonima statua in Father and Son

Santa Maria della Sapienza disegnata in Father and Son

La chiesa di Santa Maria a Pietrasanta in Father and Son