“Father and Son – the game” : 19 aprile, ore 13 rilascio mondiale del gioco prodotto dall’associazione TuoMuseo per il MANN – Museo archeologico di Napoli
Una storia senza tempo, un’esperienza da vivere tra presente e passato. Disegnate a mano le strade di Napoli (3 km), 10 minuti di musiche originali, 10 personaggi per scoprire la storia e la bellezza partenopea.
È finito il conto alla rovescia: dal 19 aprile alle ore 13 è disponibile su App Store e Google Play “Father and Son”, il primo videogame al mondo prodotto da un museo archeologico, il MANN, che custodisce le straordinarie collezioni provenienti da Pompei ed Ercolano, la collezione Farnese e quella Egizia.
“Father and Son”, gioco narrativo in 2D a scorrimento laterale, è stato realizzato in inglese e italiano e verrà rilasciato gratuitamente, senza contenuti addizionali a pagamento e senza rimandi pubblicitari.La presentazione in anteprima mondiale del game coincide con la giornata inaugurale del Festival Mann – Muse al Museo: per l’occasione i visitatori potranno vincere gadgets collegati al gioco dimostrando di averlo portato a termine.
In “Father and Son” il protagonista è Michael, un ragazzo sulle tracce di un padre archeologo che non ha mai conosciuto. Quella che comincia come la storia privata del rapporto padre-figlio, diventa una storia universale dove presente e passato sono l’ambientazione del viaggio senza tempo del protagonista. I giocatori di tutto il mondo, anche grazie alla disponibilità della lingua inglese, potranno immergersi in ambientazioni e contesti mozzafiato.
È il MANN con le sue celebri collezioni e l’architettura dei suoi luoghi, il fulcro di questo piccolo grande viaggio attraverso il tempo, mentre esplorando le strade della città il giocatore incontrerà ben dieci personaggi di diverse epoche che presentano costanti riferimenti alla nostra vita contemporanea.
Il gioco si snoda attraverso diversi livelli temporali: ad esempio, si verrà catapultati nel 79 d.C. a Pompei nelle ventiquattro ore che precedettero la devastante eruzione del Vesuvio, per poi ritornare nel 2017 presso le rovine della città romana, nella veste di turista che scatta una foto, proprio sul luogo delle ultime ore di vita di una famiglia incontrata in precedenza.
Tra le caratteristiche che non erano state ancora svelate in sede di anteprima, c’è infatti la funzionalità del “check-in”, che consente di cucire una relazione tra il contenuto digitale del videogioco e lo spazio fisico del museo. Il sistema riconoscerà automaticamente la presenza dei giocatori e sbloccherà nuovi abiti dei personaggi e una nuova location di gioco.
Tra le particolarità del videogioco va anche ricordata la presenza di una colonna sonora originale, che varia in relazione alle epoche nelle quali il giocatore si trova ed agli stati d’animo del protagonista. A questo si aggiunge il fatto che “Father and Son” utilizza grafiche dipinte a mano: tanto gli ambienti del museo che i contesti esterni (tre chilometri di strade di Napoli sono state ricostruire virtualmente) sono firmate dall’ artista inglese Sean Wenham. Alcune delle splendide tavole sono esposte al museo in occasione del Festival.
Per l’occasione del rilascio del gioco, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli propone anche una linea di prodotti legati al videogame come merchandising per i suoi visitatori.
I contenuti del videogioco sono stati sviluppati dalla associazione TuoMuseo e concordati nei tratti essenziali con il direttore del MANN Paolo Giulierini e con il prof. Ludovico Solima (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), il quale ha anche contribuito alla redazione del “Piano Strategico 2016-2019” del Museo, nel quale era stata già indicata l’esigenza di arrivare a nuovi pubblici attraverso la tecnologia e la rete, in una prospettiva di audience engagement, cioè di coinvolgimento attivo del visitatore.
Alla realizzazione del videogioco hanno lavorato diversi specialisti: Fabio Viola (Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile), Sean Wenham (Ubisoft, Sony), Alessandro Salvati (autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz Reikowski (compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear) e Joan Carles Vegas.
“E’ stato un intenso viaggio lungo 10 mesi fatto di week end e festività spese con tutto il team di TuoMuseo per dar vita a Father and Son” – racconta Fabio Viola producer del gioco e Presidente di TuoMuseo. “E’ la prima volta al mondo che un museo produce un videogioco rivolto al pubblico mondiale e sono orgoglioso che tutto questo stia avvenendo in Italia. Un ringraziamento speciale a Fondazione Cariplo per aver finanziato la nostra start up culturale prima ancora che nascesse, ed un grazie di cuore al prof. Ludovico Solima ed al direttore Paolo Giulierini del Museo Archeologico Nazionale di Napoli senza i quali questa folle idea sarebbe rimasta chiusa in un cassetto. Sono sicuro che Father and Son rappresenterà, in Italia e all’estero, un punto di partenza per continuare a sperimentare nella contaminazione dei linguaggi museali. Con oggi il progetto non si chiude, nei prossimi giorni rilasceremo nuovi aggiornamenti per migliorare la qualità del gioco e lavoreremo sulla analisi delle decine di metriche implementate per comprendere l’impatto del prodotto sui giocatori”.