Il giovane interaction designer e ingegnere indiano Arvind Sanjeev (Kerala, India,1991), con il progetto LUMEN | MIXED REALITY STORYTELLING, è il vincitore della prima edizione del Playable Museum Award, lanciato dal Museo Marino Marini di Firenze – con il coordinamento a cura dell’engagement scientist e game designer Fabio Viola – per immaginare il museo del futuro.
La giuria internazionale – formata da Giorgia Abeltino, Yuval Avital, Antonio Lampis, Jeffrey Schnapp, Fabio Siddu e Massimiliano Zane – ha così espresso il suo verdetto: “Lumen ha colto perfettamente lo spirito del Playable Museum Award. Un progetto che ha saputo coniugare creatività manuale, innovazione tecnologica, scalabilità, interazione con e tra il pubblico e lo spazio museo, trasversalità e contaminazione delle competenze”.
LUMEN è una piattaforma di mixed reality storytelling che permette al pubblico di immergersi in una realtà alternativa – AR/VR – attraverso tecnologie per il machine learning e il video mapping. Esplora la creazione di un nuovo tipo di media che sfrutti il mondo o spazio fisico sovrapponendogli la digital fiction. Tutto questo grazie ad un device altamente tecnologico creato dal ventisettenne indiano Arvind Sanjeev. Uno strumento che permette alle persone di creare e raccontare le loro storie attraverso interazioni magiche con l’ambiente e lo spazio in cui si trovano.
Lumen utilizza la piattaforma di machine learning yolo darknet per classificare gli oggetti che vengono successivamente processati da un algoritmo in grado di generare storie in sovrapposizione sugli oggetti classificati. Le narrative per questa piattaforma sono progettate direttamente da storyteller e game designer che hanno accesso ad un pannello di controllo ed alla dashboard. L’ hardware consiste di un proiettore laser in combinazione con una camera e sensori di profondità che operano insieme per creare la migliore esperienza di proiezione.
La Presidente del Museo Marino Marini Patrizia Asproni: “Questa prima edizione del Playable Museum Award ha superato le nostre aspettative per numero dei partecipanti e qualità dei progetti presentati. Il progetto vincitore LUMEN soddisfa tutti i requisiti della call: è ambizioso e sicuramente innovativo ed apre nuove sfide in tema di innovazione culturale, sperimentazione e futuro. Un progetto playable a tutti gli effetti che vedrà la sua realizzazione in prototipo con conseguente sperimentazione a gennaio 2019, quando lanceremo anche la seconda edizione del Playable Museum Award. Un progetto a cui ricordo hanno partecipato ben 240 progetti da tutto il mondo, confermando l’interesse e l’apertura verso le istituzioni museali delle nuove generazioni di creativi e visionari e nel contempo rafforzando il ruolo di hub di innovazione e sperimentazione del museo stesso. Non vediamo l’ora di poter collaborare con il maker di origine indiane Arvind Sanjeev, ed il suo team, per rendere disponibile Lumen in Italia con una prima sperimentazione al Marino Marini di Firenze”.
“Il Playable Museum Award è parte integrante di un processo di costruzione collettivo del Museo del Futuro, uno spazio aperto dove i creativi di tutto il mondo possano sentirsi a casa e sostenuti nell’immaginare e progettare le esperienze culturali degli anni a venire” dichiara Fabio Viola. “Questa prima edizione ha stimolato un cambio di paradigma verso musei concepiti come luoghi di azione ed interazione, superando lo stereotipo di luoghi dedicati alla contemplazione ed al mero “consumo” culturale privo di produzione. Spero che già dalla seconda edizione sia possibile vedere un ulteriore scatto in avanti dei partecipanti verso una progettualità trasversale che, in questa prima edizione, si è vista maggiormente nei progetti figli di esperienze in scuole multi-disciplinari, come il Copenhagen Institute of Interaction Design – CIID – dove ha preso forma il progetto vincitore LUMEN. La vera rivoluzione culturale del futuro si giocherà nelle scuole, luoghi in cui è fondamentale stimolare alla creatività ed al pensiero laterale”.
Raggiunto in Svezia, dove al momento vive e lavora, Arvind Sanjeev si è detto entusiasta per questo nuovo riconoscimento: “I musei per me sono sempre stati luoghi “incantati”, ricchi di fascino. La loro capacità di offrire e sperimentare tante storie diverse mi ha spinto a pensare nuovi modi in cui le persone possano usufruire degli spazi museali in modo coinvolgente attraverso la tecnologia, ma senza l’uso dei soliti device – schermi e visori – che isolano dall’ambiente circostante e limitano la nostra immaginazione. Con Lumen, le persone possono fare delle esperienze interattive nello spazio museale, con il luogo e con le mostre allestite, che così prendono vita e raccontano nuove storie. Sono onorato di sapere che il Museo Marino Marini e la giuria del Playable Museum Award abbiano riconosciuto il valore che Lumen è in grado di offrire. E sono ancora più entusiasta dell’opportunità di lavorare per portare Lumen nel mondo reale con il Museo Marino Marini. Un nuovo tipo di narrazione che può sorprendere e incantare le persone”.
Al vincitore Arvind Sanjeev un grant del valore di 10.000 euro e il sostegno dei mentor della giuria e di Fabio Viola, curatore del progetto. La cerimonia ufficiale di consegna del grant avverrà alla riapertura del museo a ottobre, durante una giornata tutta dedicata al Playable Museum Award, con la presentazione dei progetti finalisti e della piattaforma online dedicata al premio. Un data bank di idee e creatività, un’intelligenza collettiva che si è deciso di mettere a disposizione di tutti, posizionando così il Marino Marini come hub immateriale di incontro tra produzione e consumo culturale.
A Gennaio 2019sarà lanciata la seconda edizione della call, una iniziativa del Museo Marino Marini Firenze in collaborazione con l’Associazione Culturale TuoMuseo ed è realizzata con il supporto della Fondazione Cassa Risparmio Firenze e di ProgeniaCube.